Fuori della persona. Sull' "impersonale"
Merleau-Ponty, Bergson, Deleuze
pp. 73-88
Abstract
Il saggio parte da un’analisi storico-critica della nozione di «persona», quale dispositivo performativo di secolari concetti culturali. Tra i quali quello di «soggetto», che ne deriva direttamente, inteso quale «unione di anima e di corpo». Dove però tale «unione» è realizzata sulla base di un processo di rimozione o esclusione interna della parte propriamente corporeo-materiale, che intanto è «unita» all’anima, ovvero alla coscienza, solo in quanto assoggettata a quest’ultima. Il personalismo (di Maritain e Mounier) per un verso e la fenomenologia husserliana per un altro (in particolare nella figura di Edith Stein) rappresentano le ultime formulazioni di un processo teorico di così lungo corso.
Publication details
Published in:
(2012) Enero-Abril. Daimon Revista Internacional de Filosofia 55.
Pages: 73-88
Full citation:
Lisciani Petrini Enrica (2012) „Fuori della persona. Sull' "impersonale": Merleau-Ponty, Bergson, Deleuze“. Daimon Revista Internacional de Filosofia 55, 73–88.